Alla luce di ciò, in quale caso uno stato che, consapevole si essere più forte del singolo individuo, uccide restando impunito? Non c'è di fatti, in mia opinione, una situazione che giustifichi l'uccisione di un essere umano anche se colui si è peccato di un crimine gravissimo come può risultare quello dell'omicidio. E' comunque ironico punire un delitto con un'altro delitto e secondo me è inconcepibile. Lo Stato insegna a non uccidere e poi invece lui stesso dando un pessimo esempio alla popolazione.
Inoltre sappiamo che errare umano e che il giudizio umano è fallibile quindi potrebbe anche esserci la possibilità che una persona condannata sia innocente. Di fatto chi viene condannato a morte appartiene spesso ad una minoranza etnica discriminata e povera, che quindi non ha la possibilità di pagarsi un buon avvocato. In questo caso potrebbe non riuscire a difendersi da ingiuste condanne. Allora quale è la punizione da infliggere ad un'intera società che ha ingiustamente causato la morte di un individuo, cioè privato del più sacro dei diritti umani nella maniera peggiore. Soltanto l'ipotesi di condannare a morte un'uomo innocente dovrebbe schierare chiunque contro l'introduzione della pena di morte.
Certo una famiglia che ha perso un suo caro può provare rabbia verso l'assassino. E' naturale che la famiglia abbia difficoltà nel giustificare e a perdonare un delitto. Ma trovo che una famiglia, già straziata dal dolore, non provi nessun conforto nel sapere che si è creato un secondo gruppo di persone nelle stesse condizioni. La vendetta genera soltanto altra violenza. Questo non ha assolutamente niente a che fare con la giustizia. La pena capitale non soddisfa ma genera solamente sensi di colpa.
Molti credono che solo la pena di morte può intimorire certi delinquenti e far diminuire la peggiore criminalità. Per vincere questa criminalità invece penso che la miglior strada sia quella della prevenzione e dell'impegno sociale. Lo Stato deve certo punire un criminale ma anche aiutarlo a ravvedersi e pentirsi perchè possa tornare a vivere una vita umana e a reinserirsi nella società. La pena di morte è una soluzione più facile ed immediata, ma anche la più sbagliata, considerando che la vita è il valore più importante che esista al mondo. Quindi, in conclusione, credo che la pena capitale non sia assolutamente difendibile.