Il quadrante mediterraneo non gode di fattori di stabilità. Inevitabilmente l’Italia su questo versante ha avuto dei problemi che hanno apportato una grave instabilità: dall’invasione del Kuwait agli attentati del 2001 e quindi alla guerra contro il terrorismo. Questa instabilità ha avuto ripercussioni anche sull’economia che ha capovolto il posto dell’Italia nel sistema politico internazionale. L’effetto congiunto di questi avvenimenti ha modificato il ruolo della politica estera italiana: il segnale più trasparente lo ha dato la varieta` d’aspetti degli interventi militari all’estero in riferimento al periodo che va dal 1990 ad oggi.
Il bacino del Mediterraneo rappresenta un’area strategica e di grande importanza per lo sviluppo economico e sociale dell’Europa e dell’Italia. E` quindi di vitale importanza agire a tutti i livelli per garantire una convivenza pacifica tra i diversi popoli che si affacciano sul Mediterraneo, assicurando loro un equilibrato sviluppo economico, il rispetto dei diritti e delle regole democratiche. Per questi motivi anche l’Istituzione Centro Nord-Sud è impegnata da tempo in progetti di cooperazione in quest’area.
In Italia il settore terziario ha assunto caratteristiche differenti a seconda delle Regioni in cui si è sviluppato. Al riguardo, è solito suddividere il territorio italiano in tre aree economiche: l’area del Nord, l’area del Centro e l’area del Sud. L’area del Nord è caratterizzata per la presenza di servizi appartenenti alla categoria del terziario avanzato. Qui, in particolare in città come Milano e Torino, sono concentrate le più grandi società di servizi di marketing, di consulenza e gestione aziendale, di ricerca applicata alla biotecnologia, i centri di telematica e di elaborazione dati, di consulenza ed organizzazione aziendale, designers, pubblicità.
Nell’area del Centro troviamo, accanto alle imprese di servizi tradizionali (trasporti, assicurazioni, credito), una forte presenza di società di servizi che operano nel campo dell’informatica e della telematica. La più alta concentrazione viene riscontrata nella regione Lazio, grazie anche alla forza d’attrazione della capitale. Infine, per quanto riguarda la terza area, cioè quella del Sud, la presenza di servizi tradizionali rappresenta la più evidente espansione del settore terziario.
Di recente la geografia dello sviluppo del terziario ha trovato una chiave di lettura che mette a confronto le realtà regionali non più solo secondo la tradizionale distinzione tra Nord, Centro e Sud, ma è stato adottato un nuovo approccio più vicino alla realtà attuale. Esso si manifesta attraverso la lettura degli avvenimenti riguardanti la crescita sociale ed economica in senso longitudinale (nord-ovest, nord-est e sud-ovest, sud-est). Questo nuovo schema consente una migliore lettura degli eventi presenti, allo scopo di poter comprendere meglio il loro influsso sul futuro del Paese.