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- Subject: European Languages, Literature and related subjects
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La Politica Ambientale: L'Evoluzione Storica
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Introduction
CAPITOLO I LA POLITICA AMBIENTALE: L'EVOLUZIONE STORICA 1. La "Questione Ambientale" a) Il concetto di "Qualit� Ambientale" Il concetto di ambiente presenta alcuni caratteri di ambiguit�, a causa dei numerosi e differenziati contesti in cui tale termine pu� essere utilizzato. Se nel linguaggio corrente esso assume dei toni prevalentemente naturalistici, nelle varie discipline pu� essere usato con significati diversi. Gli obiettivi di questo lavoro esulano dal trattarne le varie "Categorie Descrittive"[1][1],facendo riferimento a un concetto di ambiente inteso soprattutto come habitat[2][2], o come "punto di intersezione tra societ� e sistema naturale"[3][3], in cui si pone l'accento sul rapporto uomo-contesto ambientale. Proprio da queste definizioni discende che i problemi ambientali ai fini della "policy" non hanno un'esistenza oggettiva in s�, ma solo nella misura in cui la societ� ne percepisce l'esistenza e avverte l'esigenza di un intervento. Molto pi� importanti ai fini del prosieguo di questo lavoro sono gli elementi che caratterizzano la qualit� ambientale: Rarit�. E' definita come una condizione di scarsa disponibilit� di un determinato elemento all'interno di un ecosistema ( talvolta il termine pu� essere sostituito con quello di scarsit�). La rarit� pu� essere riferita sia alle specie animali che vegetali in relazione con la scala del territorio esaminato. Tale concetto non � stabile nel tempo, dipende cio� dalla velocit� di utilizzazione degli elementi o dal loro risparmio, o ritrovamento in zone ancora inesplorate. Biodiversit� o diversit� biologica. Con tale termine si intende la totalit� dei patrimoni genetici, delle specie e degli ecosistemi presenti sulla terra. E' stata definita nel 1992 alla Convention on Biological Diversity come la "mutevolezza tra tutti gli organismi viventi e tutte le risorse terrestri e marine"[4][4], riferendosi non solo alla variet� tra le specie ma anche alla variazione genetica dentro e tra le specie. Compito abbastanza arduo nel trattare questo concetto � la misurazione il cui metodo pi� semplice � quantificare il numero di specie identificabili in un campione rappresentativo della comunit�[5][5]; sono stati proposti numerosi indici di diversit� che permettono di calcolare la distribuzione delle specie a ogni scala territoriale. ...read more.
Middle
Il programma adotta una nuova impostazione della politica ambientale comunitaria, fondata sui seguenti principi: � adozione di un'impostazione globale e volontaristica, nei confronti dei vari operatori e delle attivit� che hanno un impatto sulle risorse naturali o danneggiano l'ambiente; � volont� di cambiare le tendenze e le pratiche nocive per l'ambiente, della generazione attuale e di quelle future; � favorire i cambiamenti di comportamento nella societ�, grazie all'impegno di tutti gli interessati (poteri pubblici, cittadini, consumatori, imprese, ecc.); � determinazione del principio della condivisione delle responsabilit�[61][60]; � uso di nuovi strumenti ambientali; � modifica dell'atteggiamento generale della collettivit� per quanto riguarda il consumo e il comportamento[62][61]; � approfondimento della cooperazione internazionale: sviluppo delle iniziative comunitarie, intensificazione della cooperazione. Per quanto riguarda gli strumenti, si adotta un sistema misto cio� un tipo di programmazione in cui gli strumenti regolamentativi del tipo command and control sono affiancati e completati da altri strumenti di politica ambientale basati sulla responsabilit� e iniziativa volontaria dei soggetti: � strumenti amministrativi (autorizzazioni, rispetto di standard, di metodologie, di procedure, etc.); � strumenti economici (tasse ambientali, incentivi, sgravi fiscali, etc.); � strumenti informativi (etichetta ambientale, liste degli inquinatori, dichiarazioni ambientali delle imprese, etc.), che incidono sull'immagine dei prodotti e delle imprese, oppure incoraggiano determinati comportamenti; � strumenti negoziali e volontari (accordi di programma fra le amministrazioni pubbliche e le imprese, programmi di compatibilit� ambientale volontariamente attivati dalle imprese). Fondamentale innovazione apportata � il regolamento "EMAS" (Environmental Management and Audit Scheme). strumenti orizzontali di sostegno: miglioramento dell'informazione e delle statistiche ambientali (necessit� di nomenclature, norme, criteri e metodi paragonabili), promozione della ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico, miglioramento dell'assetto del territorio, dell'informazione del pubblico (sviluppo di basi dati) e della formazione professionale; meccanismi di sostegno finanziario: programma Life, Fondi strutturali, Fondo di coesione, prestiti della BEI. Il programma sottolinea l'importanza dell'intervento comunitario in alcuni settori principali. Tale impostazione costituisce il pi� efficace metodo di affrontare i problemi cui si trova confrontata la Comunit�. ...read more.
Conclusion
[167][77] L'industria deve puntare ad una maggiore efficienza energetica, prefiggendosi almeno l'aumento annuale dell'1% previsto nel piano di azione dell'Unione europea sull'efficienza energetica; [168][78] Libro verde sullo scambio dei diritti di emissione di gas ad effetto serra all'interno dell'Unione europea, COM (2000) 87 def. [169][79] Direttiva del Consiglio 96/82/CE sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose. [170][80] L'"European Landscape Convention", adottata dalla commissione ministeriale del Consiglio d'Europa il 19 luglio 2000, � stata firmata il 20 ottobre 2000 da 18 paesi nel corso di una riunione ministeriale a Firenze. [171][81] Consiste nell'identificazione delle aree naturali e degli ecosistemi pi� rappresentativi, che necessitano di tutela e gestione; [172][82] Da sottolineare l'istituzione del nuovo registro europeo delle emissioni inquinanti (EPER) previsto dalla direttiva sulla prevenzione e riduzione integrata dell'inquinamento che sar� estremamente utile nel fornire informazioni ambientali accessibili e confrontabili in materia di emissioni di inquinanti da fonti industriali. [173][83] Strategia tematica comunitaria sull'uso sostenibile dei pesticidi. Tra i probabili componenti di questa: - minimizzazione dei rischi derivanti dall'uso di pesticidi, che dipendono in primo luogo dalla tossicit� delle sostanze, e verifica dei progressi; - miglior controllo dell'uso e della distribuzione degli anticrittogamici; - sostituzione dei principi attivi pi� pericolosi con principi attivi pi� sicuri, comprese le alternative non chimiche; - sensibilizzazione e informazione degli utilizzatori; - promozione dell'adozione di tecniche agricole ad impiego basso o nullo di anticrittogamici e dell'uso di tecniche e di lotta biologica integrata (IPM); - promozione di regimi fiscali che disincentivino l'uso degli antiparassitari pi� pericolosi, come un'imposta sui pesticidi; - subordinare l'erogazione dei fondi di sviluppo rurale all'adozione del codice di buone pratiche sull'uso dei pesticidi. - Ratifica della Convenzione di Rotterdam - Modifica del regolamento comunitario n. 2455/92 relativo alle esportazioni e importazioni comunitarie di taluni prodotti chimici pericolosi - Sviluppo e completa attuazione dei programmi comunitari volti a migliorare la gestione delle sostanze chimiche ed anticrittogamiche nei paesi in via di sviluppo e candidati all'adesione, anche per l'eliminazione delle giacenze di antiparassitari obsoleti. - Supporto alle iniziative di ricerca mirate alla riduzione e all'uso sostenibile dei pesticidi. ...read more.
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